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Pietro Zucchetti

Pietro Zucchetti e' in possesso del diploma in design di permacultura applicata (Dip.perm.des.), ottenuto dopo tre anni e tre mesi di studio ed applicazione dei principi della permacultura con l'Associazione Britannica. E' stato coinvolto in differenti proggetti con il Brighton Permaculture Trust. Ha fatto il training per insegnanti con Aranya in Devon,Gran

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Questo e’ un design di permacultura realizzato effettuato da Silvio Guglielmino dell’ass.cult. E. Bouffier per il suo diploma in permacultura applicata con l’Associazione Britannica. Il diploma in permacultura applicata in Inghilterra e’ composto da 10 designs di cui 5 applicati e 5 teorici. In piu’ una documentazione che spiega la propria transizione da un consumatore passivo e dipendente ad un produttore consapevole ed interdipendente.

Sopra: Il masterplan finale

Sopra: La fase dell’osservazione del cliente con i suoi bisogni,voleri e valori.

Sopra: Uno strumento di design che individua le funzioni dai bisogni,voleri e valori e li trasforma in sistemi ed elementi reali.

Sopra: La rete delle connessioni che ci permette di capire attraverso un processo di brainstorming quali sono gli elementi piu’ importanti nel design e quindi quelli da realizzare prima in modo che supportino gli altri.

Sopra: Questa e’ la tavola dell’osservazione del territorio.

Sopra: Risultati dell’osservazione del territorio

Sopra: La mappa della caduta dell’acqua

Sopra: Zone e settori

Sopra: Soluzioni per la gestione dell’acqua

Sopra: Mappa di impianto

Sopra: Piccola relazione sulla realizzazione

Sopra: Analisi dei costi

Sopra: Il W.H.W. sviluppato da Davide Damiano nel 2013 per il giardino a spirale. Un’altro sistema che fa parte di questo design di permacultura.

Sopra: Il ciclo dellEmergy. La valutazione dell’impatto energetico per realizzare questo design.

 

Sopra: Manutenzione,valutazione e perfezionamento del design.

Sopra: L’area prima del design a Marzo 2015

Sopra: Inizio scavi per laghetto e canali per la raccolta dell’acqua piovana.

Sopra: Uno scorcio dei movimenti terra in permacultura per questo design.

Sopra: Un mese dopo i movimenti terra.

Sopra: Aprile  2016

Sopra: Ecco come si mostra il luogo dopo il design di permacultura.

Sopra: Coltivazioni varie lungo il laghetto che e’ diventato un magnete per la biodiversita’.

Sopra: Silvio a lavoro!

A Dicembre del 2015 siamo stati contattati dai residenti di Valle Libera a Ficulle (TR) in Umbria per fare un corso che formasse i residenti al design e gestione in permacultura.

La nostra risposta fu: “Facciamo un corso!” dove formazione,progettazione reale e realizzazione si uniscono all’unisono per dare piu’ raccolti come: Acquisizione delle capacita’ di design,formazione su vari argomenti come la gestione dell’acqua,suolo e sistemi di piante,accoglienza degli studenti che finanziano con il costo del corso il design e la realizzazione dello stesso,realizzazione del progetto di base di permacultura,divulgazione della creazione del progetto,punto di attrazione in Umbria per chi e’ interessato alla permacultura e attivita’ correlate,lancio della comunita’ di Valle Libera.

Valle Libera e’ un podere di 20 ettari che Dario ha comprato per farlo gestire a ragazzi che vogliono vivere vicino alla natura lavorando la terra,facendo accoglienza e formazione dopo la prematura morte della figlia Julia. Infatti questo corso e la realizzazione sono anche in memoria di Julia.

La struttura del corso e’ stata quella di fare un design di permacultura di un’ettaro in tre giorni (per applicare uno dei principi di permacultura “Scala appropriata” si inizia dal piccolo e dalla massimizzazione energetica) per poi realizzare gli elementi base (piu’ importanti per il numero delle connessioni che hanno) che andranno a supportare gli altri elementi.

Il design


Sopra: Il P.A.S.S.E. per l’osservazione del territorio.

Sopra: Il P.A.S.S.E. per l’osservazione del cliente

Sopra: E’ stata fatta un’analisi S.W.O.C. per determinare se i sistemi

per gli animali erano possibili realizzarli da subito o aspettare momenti

migliori dove ci sara’ piu’ esperienza da parte del cliente nel gestire animali.

Sopra: La rete delle connessioni per stabilire il piano di realizzazione.

Sopra: Un P.M.I. per posizionare la cupola geodetica

Sopra: La mappa delle zone in permacultura

Sopra: La mappa dei settori

Sopra: Una mappa mentale di come i principi di permacultura

sono applicati nel design.

Sopra: La mappa delle opere per la gestione dell’acqua da

realizzare e gli accessi.






Sopra: Come le etiche della permacultura sono applicate nel design

Sopra: Lista dei costi in tempo e denaro con il piano annuale

di manutenzione.

Sopra: Piano finale del design con gli elementi piu’ importanti

posizionati.












 

Cosa è e come scegliere un corso di permacultura

Prima di iscriverti a un corso di permacultura è importante sapere in base a quali standard è possibile giudicarne il valore formativo. Come in ogni campo, infatti, ci sono corsi più o meno buoni, tenuti da trainer più o meno qualificati. Come orientarsi dunque, visto che in Italia, in questo momento le proposte formative nel campo della permacultura stanno proliferando?

Per risponderti ho deciso di scrivere una breve guida ai corsi di permacultura. Ci tengo a precisare che non ti sto consigliando di seguire solo i nostri corsi. Ciò che mi preme è fornirti gli strumenti per giudicare un corso di permacultura prima di iscriverti, porgendo le domande giuste a chi li impartisce.
Ci sono infatti degli standard oggettivi che puoi usare a tuo vantaggio. Te li presento subito.

1- Chiedi se il tuo corso è riconosciuto internazionalmente

Il corso in design di permacultura di 72 ore e’ la più importante esperienza educativa in questa disciplina. Per sua natura (10-14 giorni intensivi) è un investimento economico non irrilevante ed è quindi sostanziale che ti siano forniti corsi di alta qualità, con contenuti, standard e sbocchi professionali trasparenti. La permacultura potrebbe un giorno essere il tuo ambito professionale. Non puoi permetterti di partire con il piede sbagliato.

Non a caso, in questo momento c’è una crescente delusione riguardo alla eccessiva diversità dei corsi nella qualità d’insegnamento nei corsi di 72 ore; mancanza di consistenza e responsabilità di chi organizza i corsi; omissioni di argomenti importanti come il design di permacultura, i movimenti terra, keyline e zone climatiche; l’inclusione di argomenti metafisici, spiritualità e altri temi non essenziali per realizzare un progetto di permacultura; in generale una mancanza di trasparenza dei contenuti dei corsi.

Devi assolutamente chiedere se il corso di design in permacultura di 72 ore che ti viene proposto è riconosciuto o non riconosciuto a livello internazionale. Per il tuo futuro è importante che chi tiene un corso esponga con chiarezza le differenze tra un corso riconosciuto internazionalmente ed uno non riconosciuto. Quella della permacultura è una comunità internazionale che osserva parametri formativi ratificati dai suoi fondatori e maggiori esponenti. È importante che siano osservati. Tutto il resto è improvvisazione.

Chiedi sempre da quale organizzazione internazionale sia riconosciuto il corso che ti viene proposto.

2 – Chiedi da chi è riconosciuto (nomi e cognomi)

Assicuriamoci che il certificato sia riconosciuto internazionalmente.

La garanzia che l’istruzione che ti viene fornita è di qualità deriva dalla omologazione agli standard stabiliti dal Bill Mollison e il Permaculture Research Institute of Australia. Bill Mollison è il fondatore della permacultura che ha creato il curriculum internazionale di permacultura, basato sul suo testo “Permaculture: A designer’s manual.”

Chiaramente il programma può essere ampliato con altri argomenti ma non ridotto. La comunità internazionale di permacultura non accetta che durante un corso di 72 ore si insegnino argomenti spirituali. Questo perché la permacultura è una disciplina di design a base scientifica e lascia la libertà ad ognuno di sviluppare la propria spiritualità nel modo più consono per la persona. Non possiamo insegnare la spiritualità a nessuno, siamo designers, ossia progettisti che rigenerano la terra e la mettono in produzione in modo sostenibile. Di certo non siamo dei guru.

Chiedi sempre quale sia il curriculum del tuo istruttore di permacultura. Qual’e’ il suo percorso formativo. Verifica inoltre il programma del corso con gli argomenti trattati nel programma del corso di 72 ore che è l’indice del libro di Bill Mollison “Permaculture: A designer’s manual”.

Tutto questo è importante per il tuo futuro di permaculturista abilitato in Italia e all’estero. Se non ti viene rilasciato un certificato internazionale, all’estero nessuno riconoscerà la tua competenza.

3 – Verifica che il programma sia internazionale

Non esiste nessuna permacultura all’inglese, mediterranea o all’italiana perché la permacultura è una sola in tutto il mondo, viene solo applicata a climi diversi.

Infatti se in un corso di 72 ore non si trattano almeno a livello teorico le diverse fasce climatiche e come si applica la permacultura in queste zone,il corso stesso sarà carente. La permacultura insegna a praticare in tutto il mondo e sopratutto nei paesi in via di sviluppo.

Storicamente la permacultura sin dall’inizio si occupa di aiuto umanitario in tutto il mondo e quindi durante il corso di 72 ore dobbiamo avere queste informazioni vitali per lo sviluppo della permacultura a livello internazionale. Tieni presente che la permacultura e’ una comunità internazionale di persone che pensano e fanno cose in modo simile.

4 – Chiedi anche queste cose…

Verifica che l’organizzazione che organizza il corso (ovviamente conosciuta a livello internazionale) abbia esperienza pratica in permacultura. Non solo teoria,non solo un sito internet: PRATICA.

Per esempio assicurati che abbiano un sito dimostrativo (un luogo reale con permacultura applicata, non su internet). Ancora meglio, chiedi se il corso stesso di 72 ore viene tenuto sul sito dimostrativo.

Chiedi anche se l’organizzazione che tiene il corso o gli istruttori portino i partecipanti attraverso un processo di apprendimento attivo. Osservare,analizzare,progettare,fare… è molto importante.

5 – Cosa ti deve dare il corso di permacultura?

Un corso di permacultura forma designer di permacultura (progettisti) che saranno capaci di rigenerare luoghi dove si produrrà cibo in modo sostenibile, rispettando le etiche della permacultura ed applicandone i principi.

I corsi di permacultura, se ben fatti, ti danno l’opportunita’ di fare connessioni che prima non riuscivi a vedere.

Sono corsi full immersion intensivi, quindi aspettati un’ondata di informazioni e di attività pratiche.

Un corso ti deve dare la possibilità di acquisire nuove abilità, quindi ti deve “potenziare”.

In un corso di 72 ore è bene vivere in comunità, sperimentando dal vero una vita diversa basata su cooperazione e comprensione.

6 – Sbocchi professionali reali

I partecipanti dopo il corso potranno crearsi un lavoro legato alla produzione di cibo, progettazione di giardini in permacultura, insegnamento, lavoro di gruppo, creazione di sistemi per l’irrigazione e molto altro. In più potrai integrare alle tue già consolidate specializzazioni, il design di permacultura per continuare a svolgere le attività di tutti i giorni in modo più sostenibile.

Dopo un corso certificato potrai fare esperienze all’estero presso progetti di permacultura in paesi occidentali o in via di sviluppo. Avrai inoltre la possibilità di frequentare corsi all’estero in permacultura avanzata ed altri corsi specialistici che richiedono il certificato del corso di 72 ore.

Infine potrai proseguire gli studi per ottenere il diploma in permacultura applicata.

7- Curriculum formativo in permacultura

Questi sono i passi fondamentali per diventare un professionista della permacultura o comunque formarsi correttamente.

Si può iniziare a praticare la permacultura leggendo libri e facendo da autodidatta, ma senza insegnare.

Si può fare un corso introduttivo se non si e’ sicuri a cosa si va incontro.

Si può fare il corso di 72 ore in design di permacultura che deve essere certificato e questo certificato deve essere riconosciuto da un’organizzazione internazionale con un’esperienza solida nell’applicazione della permacultura.

Solamente dopo il corso di 72 ore ci si potrà iscrivere al diploma in permacultura applicata. Che avrà una durata minima (normalmente non meno di due anni) e che in tutto il mondo richiede di presentare un portfolio di design con almeno 10 design di cui minimo cinque realizzati, rispettando le etiche e i principi della permacultura.

Per L’Istituto Italiano di Permacultura

Pietro Zucchetti
Silvio Guglielmino
Andrea Minchio

Pietro Zucchetti presenta un’introduzione all’ecologia del suolo rispondendo alla domanda “La cattiva gestione del suolo puo’ far fallire una civilizzazione?”

La permacultura e la livella ad A

by Pietro Zucchetti 24/01/2016 a frame level livella ad A livella egiziana permacultura italia

Qui’ di seguito potete trovare tutte le puntate della saga “La permacultura e la livella ad A”. Questa saga mostra come costruire una livella ad A in situazioni di emergenza come un’improvvisa crisi del petrolio o un periodo post – industriale dove l’energia e’ molto scarsa e dobbiamo comunque sia continuare a progettare sistemi di permacultura,costruire swales o canali di irrigazione,laghetti o terrazze.

Pero’ se proviamo a vivere seguendo l’insegnamento della livella ad A come puo’ essere il ciclo chiuso che viene illustrato nell’episodio undicesimo, allora la livella livellera’ le nostre vite bilanciandole  e guidandoci verso un futuro piu’ sostenibile. Questo e’ l’insegnamento della livella ad A.










Sono aperte le iscrizioni all’Istituto Italiano di Permacultura,supportate la ricerca,l’informazione,l’educazione,la sperimentazione sul campo in permacultura.
Abbiamo bisogno del vostro supporto per essere veramente indipendenti ed autosufficienti.
Iscrivendovi beneficerete di servizi unici in permacultura che non potete avere da nessun’altra parte in Italia.

Il documentario in italiano che spiega la permacultura attraverso le parole di noti permaculturisti che rappresentano la permacultura internazionalmente,durante la convergenza internazionale IPCUK 2015 tenutasi a Londra.

Appunti di Permacultura: il primo libro dell’Istituto Italiano di Permacultura scritto da Pietro Zucchetti.

by Pietro Zucchetti 11/12/2015 Appunti permacultura libro permacultura Permaculture Research Institute of Australia Pietro Zucchetti

Dall’esperienza personale di Pietro Zucchetti sui temi della Permacultura e dopo la sperimentazione ventennale sul campo, l’Istituto Italiano di Permacultura lancia Appunti di Permacultura il primo libro che parla di Permacultura in Italia scritto da un permaculturista italiano.

«Vista l’inesistenza di libri in italiano di permacultura, scritti da autori italiani e basati sull’esperienza in Italia – spiega Zucchetti – ho deciso nel 2011 di scrivere un libro sulla permacultura basato sulla mia esperienza personale di diciannove anni. Sono venuto a conoscenza della permacultura nel 1998 da un mio amico di nome Sergio. Per almeno dieci anni ho letto e mi sono documentato su questa scienza di design. Ho iniziato il mio percorso di accreditamento presso l’Associazione Britannica di Permacultura ed il Permaculture Research Institute of Australia, come istruttore e designer di permacultura. Infatti, ho iniziato a fare permacultura in Gran Bretagna dove si e’ sviluppata fin dal lontano 1984. Ho conosciuto permacultori come: Angous Soutar, Andy Langford, Geoff Lawton, Darren J. Doherty, Rob Hopkins, Graham Burnett, Ed Tyler, Looby Macnamara, Jay Abrahams, Rosemary Morrow e ho collaborato con altri come: Aranya, Bryn Thomas, Andy Goldring, Chris Evans, Martin Crawford, Steve Pritchard, Ken Yeomans, Ben Law.
Sono in possesso del diploma in permacultura applicata rilasciato dall’Associazione britannica di permacultura e riconosciuto in tutto il mondo»

Appunti di Permacultura è stato progettato per supportare gli studenti che partecipano al Corso in design di permacultura da 72 ore, certificato dal Permaculture Research Institute of Australia e riconosciuto a livello internazionale.

Inoltre, il libro vuole documentare i lavori fatti sul campo in Italia nel sito dimostrativo dell’azienda agricola “L’albero arcobaleno”, sede dell’Istituto Italiano di Permacultura, e mostrare gli sviluppi di un progetto che da cinque anni applica i principi di permacultura.

Questo libro non e’ molto narrativo ma cerca di sviluppare la comprensione tramite lo stimolo celebrale procurato dalla creativita’.

«Il mio scopo e’ di far comprendere la permacultura in modo semplice e comprensibile a tutti. Infatti, durante tutta la progettazione di questo libro ho sempre pensato di rivolgermi ad un giovane adolescente che ha bisogno di un linguaggio semplice e molteplici strumenti per apprendere concetti nuovi e mai sentiti prima. Usando al massimo la creatività. Quindi in tutto il libro sono presenti mappe di pensiero, foto, disegni, interviste, progetti di permacultura, illustrazioni ed altro. Tutto il libro e’ referenziato dove possibile per aiutare il lettore ad approfondire i vari argomenti. Questo libro non e’ molto narrativo ma cerca di sviluppare la comprensione tramite lo stimolo celebrale procurato dalla creativita’. Quindi preparatevi magari a visualizzare una mappa di pensiero più’ volte e vedrete che più la osserverete e più la capirete. Ho cercato con questo libro di aiutare il lettore a sviluppare il pensiero laterale che e’ necessario per risolvere problemi ambientali, sociali ed economici. Perché sviluppa un’altro punto di vista nella visione della vita. Ed e’ certamente necessario per mettere in pratica qualsiasi disciplina olistica, come il design di permacultura»

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