Ciao a tutti,
la missione è iniziata sabato (24 Settembre 2016) mattina scorso, siamo partiti da diverse regioni d’Italia: permacultori, transizionisti, esperti di energia rinnovabile e bioedilizia, volontari della protezione civile. Ci siamo incontrati sulle montagne della Laga a monte di Amatrice per iniziare una missione dura emotivamente e anche fisicamente.
 
Dopo una presentazione ai partecipanti del progetto dei suoi principi etici e degli obiettivi della missione, dopo un pranzo collettivo ci dividevamo in 4 squadre ognuna con il compito di visitare 5 o 6 aziende agricole montane per verificare il loro stato, le difficoltà, i danni e le necessità.Noi dell’Istituto Italiano di Permacultura,oltre all’osservazione delle necessita’ delle varie piccole aziende agricole abbiamo iniziato la prima fase del design (progettazione) in permacultura rilevando le esigenze dei proprietari delle fattorie e le condizioni del territorio.
Sopra: Amatrice fraz. Petrana totalmente distrutta
In due aziende abbiamo iniziato a procedere direttamente con il design di permacultura facendo rilevamenti della salute dei pascoli e del suolo,visto che i proprietari si sono mostrati interessati alla conversione delle aziende da semi-biologico alla permacultura.
Sopra: Analisi del pascolo
Sopra: Osservazione del suolo
Altra osservazione dello stato delle cose e’ stata fatta in altre piccole realta’. Una di quelle che ci ha piu’ colpito e’ quella di Roberto,un contadino e allevatore di circa 60 anni che vive con la madre a cui sono morte tutte e due le badanti ed ora si trova in una tendopoli. Roberto non si puo’ muovere dalla sua casa che e’ l’unica rimasta in piedi nella frazione Petrana,perche’ deve accudire le sue mucche. Roberto e’ l’unico rimasto ad abitare in questa frazione.
Sopra: una delle mucche di Roberto
Sopra: Roberto e Pietro nell’orto
Sopra: La casa di Roberto,l’unica rimasta in piedi nella frazione.
Sopra: Il campo allestito da RESEDA
Dopo una giornata di lavoro ci vediamo tutti sulle coste del lago di Campotosto dove la Protezione civile di Rocca di papa e la RESEDA (Ottavia e Roberto) hanno allestito un campo con le tende e iniziato a fare un fuoco per cucinare.
Sopra: La task force di permacultura
Ci voleva proprio una serata rilassante dopo una giornata a parlare con le persone colpite dal sisma e dopo la distruzione che abbiamo visto in questa zona. Cibo locale, vinello e la natura che ci circondava ci hanno aiutato a prendere sonno per iniziare il secondo giorno di missione.
Sopra: Una casa nel centro di Amatrice
Dopo aver visitato ulteriori aziende ci siamo trovati la sera a Capricchia, dove la popolazione ha creato un comitato per non far morire questa frazione montana e cercare di ricostruirla. Stanchi ma con gli obiettivi della missione raggiunti ripartiamo verso le nostre case.
Vi ricordo il sito ufficiale del progetto:
https://amatriceduepuntozero.wordpress.com/








A presto
Roberto Salustri
Pietro Zucchetti

Insieme a RESEDA onlus e Transition italia l’Istituto italiano di permacultura partecipera’ attivamente alla prima fase della ricostruzione del dopo terremoto nelle zone di Amatrice e dintorni. Noi dell’Istituto forniremo designers di permacultura per aumentare la produzione di cibo locale in modo sostenibile all’interno delle aziende agricole del posto,orti urbani, giardini foresta/food forests,vigne di permacultura dove si produrranno anche ortaggi,medicine ed altro. RESEDA onlus come precedentemente fatto durante il terremoto dell’Aquila montera’ sistemi di pannelli fotovoltaici ad isola per un’autonomia energetica (elettricita’) ed i facilitatori delle Transition Town ci daranno una mano per quanto riguarda il supporto logistico ed altro alle comunità locali.

Uno degli strumenti con cui intendiamo agire localmente è il Transition Van, un furgone adibito al soccorso e al sostegno delle comunità locali.

Questa e’ la prima volta in Italia che la permacultura ed il movimento della transizione uniscono le forze insieme a professionisti dell’aiuto umanitario per risolvere una situazione d’emergenza nazionale. Quindi questo intervento se portato a termine con successo potra’ innovare la cooperazione nazionale per problemi gravi come terremoti,alluvioni e per il post-petrolio. Aiutateci a portare a termine questa missione!

Il sostegno alle comunità locali post-sisma
E’ intenzione della RESEDA, come già realizzato per il terremoto del 2009 all’Aquila, dare un
sostegno alla popolazione per la ricostruzione e il dopo sisma. In particolare già durante il primo intervento sia Transition Italia sia l’Istituto italiano di Permacultura ci davano il loro appoggio.
Anche alcune ditte private ci fornivano appoggio e materiali.
Attualmente il progetto è delineato in questo modo, prevedendo le seguenti azioni:

• supporto tecnico e impianti solari per le aziende agricole montane colpite dal sisma;
• supporto tecnico per il design in permacultura delle aziende agricole montane e per i paesi
colpiti dal sisma;
• supporto sociale per la cittadinanza per sostenere le capacità di resilienza, di
collaborazione e di azioni collettive (metodo Transition Town);
• supporto tecnico alla ricostruzione ecologica degli edifici.

sia per fare design per le aziende agricole colpite dal sisma, sia per realizzare concretamente impianti a energia rinnovabile, sistemi di recupero acque, case e stalle ecologiche, compost toilet, ortiurbani e altri manufatti ecologici, un modo per attuare concretamente i principi della permacultura e delle transition town.

Quindi abbiamo iniziato una campagna di raccolta fondi. Roberto Salustri di RESEDA onlus ci spiega:” Come già fatto per l’Aquila cerchiamo aziende di produzione di pannelli solari che ci donino materiali e aziende termoidrauliche che ci aiutino nella loro installazione. Ci sarà comunque bisogno di denaro per l’acquisto dei materiali necessari, per le spese vive del progetto e l’acquisto di attrezzature”.

Per chi vuole sostenere le comunità locali con i metodi delle Transition Town e della Permacultura. Per una rinascita ecologica e solidale dei paesi colpiti dal sisma ad Amatrice e zone limitrofe.

Per donare:

Donazioni: Bonifico bancario intestato a RESEDA onlus

IBAN: IT87J0895138900000000101153

5×1000: indicare 05865331002

 

Su un costone di montagna in Tennessee, un’ora e mezza a sud di Nashville, Cliff Davis, sua moglie Jen e i loro tre figli vivono in una capanna Amish con due camere. Metà del portico è realizzato con tralicci di bambù coperti da piante di kiwi che offrono ombra, privacy e cibo. Fatta eccezione per alcuni pannelli solari per ricaricare cellulari e computer portatili, ci si sente catapultati indietro nel tempo ma con una leggera distorsione, Cliff e Jen sono insegnanti e designer di permacultura che hanno preso un pezzo di terra libera, pesantemente impoverita, trasformandola in fattoria di permacultura e in luogo di insegnamento.

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