Giacomo vive a Como e nel 2014 ha fatto il PDC di 72 ore con l’Istituto Italiano di Permacultura.

Dopo aver messo in pratica vari designs di permacultura nella sua comunita’ locale,decide,

a Febbraio 2015, di seguire la sua passione per il Nepal,partendo come volontario presso

l’Hymalayan Permaculture Centre con base a Kathmandu.L’HPC comprende 4 distretti nepalesi,

65 villaggi con piu’ di 12000 contadini coinvolti nel progetto da piu’ di 20 anni.

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Questo progetto di Permacultura è stato fatto per elaborare un’intervista con Andy Goldring il coordinatore (CEO) dell’Associazione Britannica di Permacultura (PAB).

Ed è stato commissionato dal direttore responsabile della rivista AAM Terra Nuova, con sede a Firenze. In relazione alla necessità d’informare l’opinione pubblica sulla Permacultura,sopratutto su quali sono le applicazioni della permacultura ed il panorama internazionale odierno.

In questo progetto e’ stato utilizzato il mnemonico R.V.A.P. (in inglese C.E.A.P.) che significa: Raccolta d’ informazioni,Valutazione di tali informazioni, Applicazione dei principi della Permacultura e Pianificazione e realizzazione del proggetto.

Come azioni correttive vorrei aggiungere a questo processo la rivalutazione ed il perfezionamento dell’intervista finale.

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Questo e’ un design di permacultura a Serranova (BR) in un’uliveto centenario di due ettari e mezzo in una zona dichiarata a desertificazione.

Da decenni l’uliveto veniva diserbato con diserbanti chimici e per la mancanza di una copertura erbacea era soggetto a dilavamento superficiale del suolo,i macchinari per la raccolta delle olive avevano di conseguenza compattato il terreno.

La prima cosa che si e’ iniziato a fare e’ la ricostruzione del suolo con la ricreazione dei livelli di humus attraverso la biomassa viva e lasciando le potature degli ulivi in mucchi sparsi sul terreno.Sperando con questo che l’acqua invernale ricarichi il suolo d’acqua per avere il livello erbaceo anche durante l’estate che in questa zona e’ di solito estremamente calda.

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PROGETTO di ORTO COLLETTIVO di Andrea Minchio

Via Nievo – Lugo (RA)

INTRODUZIONE

Questo progetto nasce dal desiderio di alcuni amici di realizzare un’Associazione senza scopo di lucro che abbia come obbiettivi l’educazione ambientale attraverso la realizzazione e la gestione di orti collettivi biologici, percorsi educativi e attività sociali e di educazione ambientale. Il progetto della progettazione del loro orto collettivo mi è stato affidato e ho deciso di progettarlo applicando le etiche e i principi di Permacultura, per avere un progetto che si prendesse cura della terra, delle persone e che potesse ridistribuire il surplus (prodotti dell’orto) a chi ne avesse bisogno.

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